So che sto per andare contro a quanto probabilmente si è detto ovunque.
Ci sono alcuni concetti che, a mio avviso, non andrebbero mai presi come metriche per misurare le performance: né a livello della singola persona né a livello globale di team / divisione.
- Tempo stimato di implementazione
- Ore di lavoro effettivo
- Righe di codice scritte
- Team capacity
- Team burndown
- Team velocity
- Numerosità dei bug
Mi spiego meglio.
Questi indicatori hanno un senso, ma limitato e a mio avviso di curiosità statistica. Sono numeri ben lontani dal fornire un valore reale di maturità o stato di salute di una software factory.
Se sei nell’ambito da un po’ di tempo sono sicuro che con le prime due ti ho fatto storcere il naso. Non ci interessa confrontare il tempo stimato con quello di ore di lavoro effettivo? Fino a un certo punto. Nell’ambito del knowledge work ci si trova di frequente ad affrontare situazioni diverse da quanto affrontato prima che richiedono esplorazioni e ricerca. È quindi fisiologico che le stime differiscano dal tempo realmente richiesto. Non serve farne un dramma.
Ad esempio, nel libro “Kanban – Successful evolutionary changes for your tecnhology business”, l’autore David J. Anderson racconta di un team dove, per recuperare ore uomo di lavoro, siano state eliminate le attività di stima. Osservando i dati storici si è stabilito di dare per assodato da quel momento in poi che tutte le attività richiedessero un tempo fisso di sviluppo pari a 11 giorni. In questo modo si riusciva comunque a dare una stima sensata a un infinitesimo del costo. Tutto il tempo risparmiato veniva immediatamente investito nello sviluppo.
Come capire quindi cosa non misurare?
Devi evitare di concentrarti sulle metriche che misurano il come invece del cosa.
Le metriche intelligenti sono orientate agli output e al cosa viene raggiunto: il focus è il cosa. La software factory troverà il modo migliore (il come) per raggiungere gli obiettivi.
| Metriche intelligenti | Metriche tradizionali |
| Orientate al valore cliente (output). | Orientate al come si fanno le cose (input). |
| Guardano il processo per intero. | Misurano in modo specifico. |
| Fanno cooperare le varie divisioni aziendali. | Possono mettere in competizione. |
| Lasciano spazio di manovra ai team. | Sono prescrittive. |
| Cambiano i comportamenti in positivo. | Influenzano in modo negativo i processi o le persone. |
Non a caso le metriche citate nell’articolo Ottieni ciò che misuri hanno proprio le caratteristiche delle metriche intelligenti.
