Flusso del valore

Uno dei concetti fondamentali nella letteratura Lean è il Value Stream (il flusso del valore) che viene definito come segue:

La sequenza di attività che un’organizzazione deve svolgere per soddisfare una richiesta cliente.

Nel mondo manufatturiero questo è di solito facile da osservare. Inizia quando un ordine cliente viene inserito a sistema e i materiali vengono movimentati in fabbrica. A questo punto vengono applicate tutte le tecniche possibili immaginabili per ottenere un flusso di attività col minor numero di passaggi e interruzioni, quali:

  • riduzioni di dimensioni del batch/lotto di produzione;
  • limitare il Work In Progress (WIP);
  • prevenzione dei difetti per evitare che si propaghino in fasi successive.

Per esempio, puoi immaginare quando confermi l’acquisto di un’automobile. L’ordine entra a sistema e (prima o poi) si muoveranno in fabbrica materiali e i semilavorati per produrre la nostra auto.

Nel mondo IT puoi applicare gli stessi principi. L’inizio del processo è un’idea/un’ipotesi/una richiesta che entra nel backlog di Development. Da qui subentrano una serie di attività di analisi, poi di implementazione. Poi, il codice viene integrato, compilato e testato. Infine, l’artefatto prodotto raggiungerà i server di produzione che erogano il servizio per gli utenti finali traendo beneficio dal valore aggiunto.

La visualizzazione del lavoro è un passo fondamentale per cominciare a organizzare le attività in modo strutturato. Nel mondo del knowledge work, e quindi nel mondo della produzione del software, il lavoro è astratto: non ha forma, non si tocca, non occupa spazio e non pesa. Al contrario del mondo manufatturiero, dove il lavoro è tangibile e ingombrante, nel mondo astratto potremmo essere pieni di lavoro da svolgere senza nemmeno accorgercene. Ed è spesso quello che succede.

Come gestirlo?

Lo vediamo nei prossimi articoli!