Adottare l’AI nella produzione di software non è un gioco a somma zero.

Ok dai, ci sono riuscito, volevo da tempo scrivere qualcosa che parlasse “del gioco a somma zero” perchè boh fa figo. Però dai, la riflessione è interessante (me lo dico da solo).

Molti credono che l’AI “rubi il lavoro” ai developer: un tipico ragionamento a somma zero. L’AI lavora solo grazie al lavoro che toglie a me. Lei vince, io perdo.

Se l’AI diventa strumento per fare di più in meno tempo, il lavoro non sparisce, si trasforma: da “scrivere codice” a “risolvere problemi più complessi”.

Se io delego un task noioso o basso valore aggiunto a un agente AI, io posso dedicarmi a qualcosa dove l’AI nun ce la fa proprio.

Non è più un gioco di lavoro perso, di diventare inutili. Anzi! Posso ridurre il lavoro tedioso e fare quello più creativo!

P.s.: mi pare che l’automazione, pipeline, test automatizzati… non abbiano mai fatto licenziare nessuno. Perché dovrebbe farlo l’AI?

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