L’AI generativa ha cosparso il mondo di software engineer stagisti.
La barriera di ingresso per cui chiunque si può improvvisare developer si è abbassata; ma quanti sarebbero in grado di portare in produzione qualcosa e manutenzionarlo nella realtà di un business che deve pedalare?
Ci metteresti uno stagista appena uscito dagli studi a sviluppare, senza supporto, una commessa importante?
A scopo dilettantistico, apprendimento, tempo libero, esperimenti: nulla da dire! Anzi! Ritengo sia un ulteriore modo per avvicinarsi al fantastico mondo della produzione software.
Nella produzione di software in ambito business, invece, tutto quello che generano gli LLM deve essere revisionato e soppesato.
Portando avanti il concetto è come se nei nostri IDE (Visual Studio Code + Copilot, Cursor, ecc…) vivesse uno stagista esaltato che suggerisce cose per cercare di farsi figo.
Il developer _persona_ deve collaborare con l’AI per capire se quello che viene proposto risolve davvero il problema, lo risolve con delle performance compatibili con il contesto, usando istruzioni non deprecate e le relative best-practice dell’ambito.
In tutto questo, per me, svolge un ruolo cruciale lo sviluppo guidato dai test (TDD).
Ma questo sarà l’argomento di domani…
Azioni
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